PARMA E LA VIOLETTA

La storia tra la violetta  e Parma è una favola antica. Tutto inizia con una bellissima Duchessa anzi quando arriva a Parma è un Imperatrice,  che ha dovuto sposare un marito per procura, o meglio per mantenere la pace tra la Parigi e Vienna.  La città che trova in eredità, è molto lontana dalla bellezza del suo Regno e della sua bellissima capitale, Vienna. Non trova piu’ i bellissimi giardini, le fontane o i maestosi palazzi. Ma una città in rovina, tra povertà e degrado. La Duchessa cerca di tornare nella sua amata Vienna, ma il Papà primo Imperatore d’Austria, Re di Boemia e Re di Ungheria, e ultimo Duca di Milano, gli dice che non puo’ e deve restare lì. Cosi, la Duchessa decide di sistemare quella città. Toglie il cimitero dal centro e lo sposta fuori le mura, facendo bonifica del territorio, fa costruire un ponte che sovrasta il fiume Po e facilita il commercio. Ripulisce la città e l’abbellisce con parchi fontane, e regala al suo popolo un teatro. Amava la musica, la poesia, il divertimento e il profumo delle violette. Questo, gli piace a tal punto che chiede a dei monaci di trasformare quel fiorellino in un profumo, la famosa violetta di Parma. La Duchessa, rimase vedova del primo marito, Napoleone Bonaparte, molto giovane e dopo di lui ebbe altri due mariti. Abbellì a tal punto la sua città, che al tempo la chiamarono la  “Petit Paris”,  l’amore che aveva per lei fu  corrisposto dai suoi abitanti. Quella Donna era Maria Luisa Leopoldina Francesca Teresa Giuseppa Lucia d’Asburgo-Lorena, nota semplicemente come Maria Luisa d’Austria o Maria Luigia di Parma. Muori’ il 17 aprile 1847, e da Parma fu trasferita a Vienna, nella Cripta dei Capuccini, in un sarcofago dove da 175 anni il Comune di Parma invia ogni mese un mazzolino di violette.