LA PIADINA: LA REGINA DELLE TAVOLE IN ROMAGNA
Avevo solo quattro anni quando ho imparato a impastare e tirare la Piadina, vero e proprio Oro di Romagna! I miei nonni infatti erano i proprietari di un piccolo chioschetto a Cesenatico, e il nonno seguendo le tradizioni, aveva creato apposta per me un mattarello (strumento con cui veniva tirata la piadina a mano), così mentre la nonna tirava le piade per i clienti io ne imitavo i gesti e ne carpivo i segreti. Secondo gli esperti, questo alimento, oggi vero e insostituibile protagonista delle tavole romagnole. Pochi sanno che ebbe le sue origini ai tempi del popolo etrusco, quando veniva utilizzato come sostituto del pane, fatto con farina grezza e dalla forma circolare. Tuttavia il binomio piadina – Romagna viene sancito definitivamente dal poeta romagnolo Giovanni Pascoli che in un suo poemetto la definisce “il pane nazionale dei Romagnoli”. Negli anni settanta si assiste ad un vero “fenomeno di street-food”, ad ogni angolo e in ogni paese nascono qui in Romagna infatti i così detti: CHIOSCHI, piccoli barettini su strada che servono piadina con i più disparati condimenti. Il 24 ottobre 2014 questo simbolo di Romagna ottiene, dopo lunghe battaglie, il marchio IGP e diventa quindi un prodotto a indicazione geografica protetta dall’Unione Europea.


